Un riconoscimento per il suo impegno
Como è sempre stata famosa per la presenza di numerose imprese tessili e centri di formazione presenti sul territorio; le quali hanno reso possibile la sua rinomanza nazionale ed internazionale.
L’8 novembre ’21 Como grazie all’unione di cultura e creatività è riuscita ad essere proclamata città creativa Unesco. Questo è reso possibile grazie ad un progetto sulla moda sostenibile. Il progetto vede coinvolti numerosi enti che hanno deciso di aderire tra cui l’università dell’Insubria, la quale vede coinvolti una fascia di età che potrebbe rendere possibile al meglio lo sviluppo creativo.
L’appellativo riconosciuto a Como, città creativa Unesco, è un riconoscimento e una sfida molto importante. Il territorio, le associazioni, i singoli soggetti dovranno diventare sempre più consapevoli dell’impegno e della grande responsabilità a cui sono chiamati.
Il rilancio di qualcosa che era già noto
Il titolo riconosciuto alla città di Como è molto importante soprattutto perché è un’opportunità per riconsolidare ciò per cui è nota, ovvero il settore tessile che è una delle espressioni più rilevanti del settore fashion del Made in Italy. Da un po’ di anni a questa parte in seguito alla grande concorrenza del mercato asiatico il settore ha subito un ridimensionamento, soprattutto a scapito delle piccole industrie, il prodotto italiano però si è sempre differenziato per una maggiore qualità anche se il prezzo era più sostenuto.
Grazie a questo progetto si vuole andare a confermare il ruolo della città nel settore tessile, sia per la qualità dei materiali sia per la fantasia dei disegni.
Sicuramente il progetto desidera mettere un’attenzione particolare anche ai temi ambientali che in questo momento sono al centro dell’attenzione e che per molti sono diventati temi centrali e inprocrastinabili.
Questo dovrà comportare in futuro un impegno per lo sviluppo di nuove aziende nel campo del settore tessile e di tutto l’indotto andando a salvaguardare le caratteristiche di tutto il territorio.